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Rievocazione Storica

Arboris Belli

16-17 settembre 2023
Alberobello - Rione Aia Piccola
Evento gratuito - Ingresso libero

Programma

Sabato 16 settembre

Nel pomeriggio
Paese in festa

Artisti di strada, musicisti e figuranti in costume animeranno le principali vie cittadine con performance in movimento.

Dalle 17 alle 19
Museo Vivente del Trullo

I mestieri di una volta dimostrati e raccontati in un percorso guidato nel rione più caratteristico di Alberobello, una ricostruzione della vita quotidiana tra i trulli.

Ore 19:00 - 20:00 - 21:00 - 22:00
I sogni dell'Albero

Piece teatrale: Alberobello 1868-1871, il grande architetto Antonio Curri torna nel suo paese natale.

Domenica 17 settembre

Durante la giornata
Paese in festa

Artisti di strada, musicisti e figuranti in costume animeranno le principali vie cittadine con performance in movimento.

Dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19
Museo Vivente del Trullo

I mestieri di una volta dimostrati e raccontati in un percorso guidato nel rione più caratteristico di Alberobello, una ricostruzione della vita quotidiana tra i trulli.

Ore 19:00 - 20:00 - 21:00
I sogni dell'Albero

Piece teatrale: Alberobello 1868-1871, il grande architetto Antonio Curri torna nel suo paese natale.

Direzione Artistica, regia e sceneggiatura

Pasquale D'Attoma e Arturo Del Muscio

Mappa
Short movie
Rappresentazione completa
Piece teatrale

I sogni dell'Albero

in collaborazione con

Logo In S'cena

Nell’Italia post unitaria del 1868 l’architetto Antonio Curri, nato ad Alberobello e vissuto tra la Selva e Napoli, è richiamato in Puglia per ideare una nuova forma del paese. Nonostante l’affrancamento dalle restrizioni feudali, e l’esser stata proclamata “città regia” nel 1797, l’aspetto di Alberobello era restato quasi del tutto immutato; il cambiamento stava avvenendo nel rapporto con il bosco, vissuto allo stesso tempo come ricchezza e ostacolo.

Le fantasie eclettiche di Curri, sostenute prima dal sindaco conservatore Rodolfo Acquaviva, e poi dal sindaco progressista Nicola Agrusti, le commissioni dei cittadini — tra tutte quella di monsignor Domenico Morea, si scontrano con le fazioni anarchiche e nere, che riflettono le tensioni nazionali. Il bosco, risorsa collettiva, è frazionato, abbattuto, diventa ricchezza di pochi; eppure, dalla sua distruzione arriverà quel guadagno necessario affinché la “difesa” divenga una vera città.

Nel 1882 Curri è nuovamente ad Alberobello, i cantieri per il Piano Regolatore di Ampliamento, per la nuova facciata della chiesa di San Cosma e Damiano, e per il Cimitero Monumentale, sono avviati: si sta dando al paese la forma che oggi tutti riconosciamo; ma, i contrasti più profondi restano irrisolti – quelli tra il progresso propugnato dall’arte e le tradizioni più arcaiche.

“I SOGNI DELL’ALBERO” racconta di questi fatti, ricostruendo con cura la verità storica — come da sempre fa ARTECA, in una ambientazione eclettica ed onirica, che mira a far conoscere l’unicità di Alberobello coinvolgendo ed emozionando il pubblico.