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Rievocazione Storica

Arboris Belli

14-15 settembre 2024
Alberobello - Rione Aia Piccola
Evento gratuito - Ingresso libero

Programma

Sabato 14 settembre

Nel pomeriggio
Paese in festa

Artisti di strada, musicisti e figuranti in costume animeranno le principali vie cittadine con performance in movimento.

Dalle 17 alle 19
Museo Vivente del Trullo

I mestieri di una volta dimostrati e raccontati in un percorso guidato nel rione più caratteristico di Alberobello, una ricostruzione della vita quotidiana tra i trulli.

Ore 19:00 - 20:00 - 21:00 - 22:00
Contro l'antica forma

Piece teatrale: Alberobello 1797 – 1806, dall’Editto regio in difesa della Selva, al provvedimento per l’eversione della feudalità.

Domenica 15 settembre

Durante la giornata
Paese in festa

Artisti di strada, musicisti e figuranti in costume animeranno le principali vie cittadine con performance in movimento.

Dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19
Museo Vivente del Trullo

I mestieri di una volta dimostrati e raccontati in un percorso guidato nel rione più caratteristico di Alberobello, una ricostruzione della vita quotidiana tra i trulli.

Ore 19:00 - 20:00 - 21:00
Contro l'antica forma

Piece teatrale: Alberobello 1797 – 1806, dall’Editto regio in difesa della Selva, al provvedimento per l’eversione della feudalità.

Direzione Artistica, regia e sceneggiatura

Pasquale D'Attoma e Arturo Del Muscio

Mappa
Piece teatrale

Contro l'antica forma

1797 – 1806. Dall’Editto regio in difesa della Selva, al provvedimento per l’eversione della feudalità. Lo spettacolo teatrale è un viaggio parallelo: descrive le vicende accadute al popolo dopo la dichiarazione dell’indipendenza di Alberobello, l’impegno dei sindaci, le contestazioni, la quotidianità che si andava trasformando; il declino irreparabile della contea di Conversano, i tempi erano «nemici ai grandi cognomi», con la perdita del vassallaggio e l’abolizione degli antichi diritti che nessuna pretesa poté trattenere. Il pubblico assiste, dunque, allo spettacolo del periodo cruciale che mutò per sempre la città «contra l’antica forma».